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28 03 2013 | Rimini | No al mattone: dal ‘forza, dai’ di Sel ai dubbi dei 5Stelle

Giovedì, 28 Marzo 2013

tortora-chiaro

Rimini | No al mattone: dal ‘forza, dai’ di Sel ai dubbi dei 5Stelle


Dopo le prove generali sulla bocciatura delle varianti ai piani particolareggiati di Celle e Santa Giustina in consiglio comunale martedì sera, Sel è sempre più pronto a sostenere le politiche urbanistiche del sindaco di Rimini Andrea Gnassi. Nonostante il consigliere comunale Fabio Pazzaglia e il coordinatore Luigino Garattoni ricordino bene come nella scorsa legislatura “per questo motivo il nostro gruppo fu vittima di una "epurazione", fummo espulsi dalla maggioranza rei di aver votato contro i "mattoni"”.
Pazzaglia e Garattoni, nonostante tutto, preferiscono guardare il bicchiere mezzo pieno. “Il tempo è galantuomo ed oggi, grazie al sindaco che ha fatto propria una battaglia da sempre anche nostra, Rimini può cominciare a lavorare ad un modello di sviluppo rispettoso”.


Adesso da Sel, quindi, si aspettano una ulteriore significativa sveltezza da parte del sindaco che invitano “a procedere al più presto con la variante generale agli indici del piano regolatore. In questo modo potremo finalmente avere coi privati un nuovo inizio basato su un confronto alla pari dove il bene comune non è solo uno slogan retorico ma un modo di operare insieme tra pubblico e privato”. E garantiscono la legittimità di un simile atto. “Si tratta di una scelta legittima anche sul piano giuridico: “in tema di adozione di un piano regolatore o di una variante generale le scelte effettuate dall’amministrazione sono di natura ampiamente discrezionale e come tali non necessitano di una specifica motivazione se non quelle evincibili dai criteri di ordine tecnico-amministrativo seguiti nell’impostazione della pianificazione, fatte salve le ipotesi di errori o illogicità manifesta ( ex plurimis C.d.S, sez. IV, 5229/2011)”.


Dallo stesso lato del consiglio comunale, ovvero sempre dai banchi della minoranza, i grillini (definizione che InterVista usa non in termini offensivi) continuano a fuggire l’inciucio con il sindaco perché pensano che dietro a idea ispirate dalla green economy si celerebbero in fatto di urbanistica scelte non del tutto chiare, come dichiarato dal capogruppo in consiglio comunale Luigi Camporesi a Tempo Reale - Radio Icaro rispondendo alla domanda su quella che potrebbe sembrare essere una comunione programmatica tra amministrazione e 5Stelle: il no al cemento.
Prendo ad esempio il piano attuativo delle Celle, quello di Paesani. Quella è un’area industriale. E’ al di sotto della statale adriatica e della fonderia dell’Scm. Una zona assolutamente destinata all’industria e all’artigianato. Dal mio punto di vista, se si vuole andare a discutere il blocco delle costruzioni da quelle parti il sindaco deve venire con un piano dettagliato che dimostri che quell’area verrà trasformata, come si fa nei paesi europei moderni. Si vuole riportare allo stato originario un’area? Bene. Si presenta un piano. Quello che a me risulta, invece, è soltanto una ritorsione nei confronti di costruttori che chiedono un’area di commercio al dettaglio circondati da una parte e dall’altra da due cooperative storicamente di sinistra. Questi sono fatti inconfutabili. Quindi il sindaco queste cose le va a raccontare ad altri. Non al movimento 5Stelle”.


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